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OCSE-PISA: COSA E’ E QUALI SONO I RISULTATI

Immagine del redattore: Stefano AnzuinelliStefano Anzuinelli

Parliamo oggi del rapporto OCSE-Pisa 2022, rilanciato lo scorso dicembre da tutte le maggiori testate giornalistiche, concepito per analizzare il rendimento medio tra gli studenti nel mondo e che, in Italia, ha registrato un preoccupante risultato in termini di preparazione nelle materie letterarie e scientifiche.



Secondo il report, il rendimento medio nei Paesi Ocse è sceso di 16 punti in matematica e di 11 punti in lettura. I risultati sono in calo da prima della pandemia. Rimane invece stabile il rendimento medio in scienze. Rispetto al nostro Paese si evidenzia, con rammarico, un forte divario geografico, che rimane - ahimé - frutto di un’anacronistica arretratezza, inaccettabile in una società moderna: tutte le aree del Nord Italia, infatti, continuano a ottenere punteggi superiori alle aree del Sud, in tutti e tre gli ambiti.




Oltre l’80% degli studenti delle aree del Nord si posiziona al Livello 2, quello minimo di competenze, o superiore, sia in matematica che in lettura e scienze. Nelle aree del meridione, invece, gli studenti che si sono collocati nel livello 2 o superiore sono poco più del 60% in scienze, circa il 70% in lettura e circa il 55% in matematica. Nel Nord Ovest più del 10% degli studenti si è collocato nella categoria dei top performer in matematica. Nelle aree meridionali, la percentuale di questi studenti è di circa il 3%.


Sempre rispetto ai tre ambiti delle materie analizzate, è interessante guardare alle tipologie di istituti scolastici, dove i licei ottengono punteggi medi superiori, seguiti dai tecnici e professionali che hanno registrato rendimenti simili. 


Analizzando inoltre i dati a livello globale, colpisce il dato geografico: tra i primi 10 posti, 6 nazioni sono asiatiche e Singapore si conferma in prima posizione. 



Questa fotografia inquietante della realtà ci porta inevitabilmente a fare delle riflessioni e ci spinge ancora di più a prenderci delle responsabilità in quanto formatori di queste nuove generazioni. Gestendo infatti i Licei Paritari Isaac Newton e la nostra business school accreditata dal sistema universitario svizzero, la Swiss School of Management, le nostre priorità sono il costante aggiornamento e la continua innovazione per ottenere soluzioni soddisfacenti in un contesto nel complesso obsoleto.


Da ormai 20 anni, infatti, in tutti i forum e congressi educativi a cui partecipiamo in tutto il mondo, si ripete incessantemente lo stesso appello, basato su molteplici studi e ricerche, ovvero che il sistema scolastico mondiale, nel suo complesso, è tuttora basato sulle necessità della società della seconda rivoluzione industriale della metà dell’Ottocento. Ciò significa, che programmi scolastici, metodi d’insegnamento e sistemi dì valutazione che oggi utilizziamo, sono ancora calibrati sulle necessità della seconda rivoluzione industriale, quando per lavorare in fabbrica servivano doti quali l’ubbidienza, la docilità e l’apprendimento dì metodi lavorativi da ripetere acriticamente e all’infinito. Siamo all’incirca nel 1870. Cento anni dopo, e siamo nel 1970, si parla dì industria 3.0 (automazione, computer ed elettronica) e oggi dì industria 4.0 (sistemi fisici informatizzati, internet delle cose, reti dati). 


Al contempo, molti esperti e studi (World Economic Forum 2020) ci segnalano costantemente che le doti che saranno necessarie nella società lavorativa e professionale dei prossimi 10 anni  sono raggruppate in quattro aree fondamentali: Problem solving;  Self management;  Lavoro dì squadra;  Uso e sviluppo dì tecnologie digitali. 


Ne deriva che le caratteristiche richieste nelle nuove professioni saranno la flessibilità, il pensiero critico e laterale, la leadership, il problem solving, team building, la creatività, l’originalità, resilienza, la tolleranza allo stress e, ovviamente, tantissima tecnologia digitale. 


Da qui il compito inesorabile di noi formatori: guidare le nuove generazioni verso questi obiettivi, che sono base e trampolino di lancio per un “avvincente” futuro.


BOX


  • COSA E’? L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha lanciato il Programme for International Student Assessment (PISA) nel 1997 e ha realizzato la prima rilevazione nel 2000. PISA è un’indagine triennale condotta su studenti quindicenni di tutto il mondo che rileva in che misura abbiano acquisito conoscenze e competenze fondamentali per partecipare pienamente alla vita sociale ed economica.


  • QUALI SONO LE CARATTERISTICHE? 

• orientamento alle politiche socio/economiche nazionali

• evidenziare le differenze di rendimento  

• identificare le caratteristiche degli studenti, delle scuole e dei sistemi educativi che ottengono buoni risultati; 

• il concetto innovativo di competenza dello studente,

• l’attenzione posta sull’apprendimento permanente,

• la regolarità, che consente ai Paesi di monitorare i loro progressi nel raggiungimento degli obiettivi chiave di apprendimento; 

• l’ampiezza della copertura, che in PISA 2022 comprendeva 37 Paesi OCSE e 44 Paesi ed economie partner. 

• Nel 2022 hanno partecipato all’indagine circa 690.000 studenti, che rappresentano circa 29 milioni di quindicenni nelle scuole di 81 Paesi ed economie. Gli studenti PISA hanno un’età compresa tra 15 anni e 3 mesi e 16 anni e 2 mesi al momento della rilevazione e hanno completato almeno 6 anni di istruzione formale. 



Dr. Stefano Anzuinelli

Licei Paritari Isaac Newton™            

Founder & CEO





 

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