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  • Immagine del redattoreStefano Anzuinelli

LE FRONTIERE EDUCATIVE DELLE NUOVE GENERAZIONI: L’IMPORTANZA DEL METODO FORMATIVO NELLE SCUOLE


Partiamo oggi da una indagine condotta dall’Osservatorio sull’Orientamento Scolastico di Skuola.net, in collaborazione con Unioncamere, che analizza nel dettaglio l’approccio che la nuovissima Generazione Alpha (i giovani nati dal 2010 in avanti) mostra rispetto al proprio futuro formativo. Diversamente dalla precedente e “più matura” GenZ, l’Alpha sta letteralmente sfidando il tradizionale paradigma che vede l’università come l’unica via per un futuro soddisfacente.



E’ stato in particolare rilevato come ben l’81% degli studenti di terza media, in procinto quindi di approdare alle superiori, pensi che un buon diploma possa da solo aprire a un futuro soddisfacente dal punto di vista lavorativo e che quindi l’università possa essere non “la” bensì “una” delle tante opportunità; di contro solo un 19% ritiene un percorso di laurea indispensabile per fare carriera.


Tale tendenza rilevata nella Generazione Alpha, se da un lato può essere sinonimo di apertura e versatilità nella scelta di opportunità, pare scontrarsi con il fenomeno predominante della “licealizzazione”: anche quest’anno 6 ragazzi su 10 sono, infatti, al momento orientati verso uno dei, sempre più numerosi e vari, indirizzi liceali. Un dato, peraltro, questo, in linea con quanto rilevato in passato da varie ricerche e, soprattutto, con le scelte effettive degli studenti registrate negli ultimi anni. Approccio tuttavia che va in netta controtendenza, a sua volta, con quelle che sentiamo ormai sempre più spesso essere le richieste del mercato e lo scenario più in generale; secondo Unioncamere infatti si è stimato che nel 2023 il 29% dei contratti di lavoro siano stati programmati dalle imprese dei settori industriali e dei servizi ha riguardato diplomati e che, nei prossimi 5 anni, la previsione è che tale quota superi il 31%.


Personalmente, essendomi occupato di formazione da 30 anni e avendo lavorato a strettissimo contatto con i ragazzi, ho imparato a conoscerli e ad entrare con loro in empatia. La Generazione Z prima e l’Alpha ora hanno tra le mani un patrimonio esplosivo che va “tirato fuori” con una formazione puntuale e intelligente che tenga conto e stia al passo con le skills che caratterizzano il futuro mondo del lavoro.



Le caratteristiche richieste alle professioni del futuro sono la flessibilità, il pensiero critico e laterale, la leadership, il problem solving, il team building, la creatività, l’originalità, la resilienza, la tolleranza, la capacità di reazione allo stress e, ovviamente, tantissima tecnologia digitale. La realizzazione di questo scenario parte dall’educazione dei ragazzi nelle scuole, un periodo nel quale è fondamentale gettare delle solide fondamenta sulle quali sarà costruito un grattacielo fatto di una solida cultura del lavoro e che consentirà loro di divenire i professionisti di domani.


È proprio guardando a questi obiettivi che è stata sviluppata la filosofia alla base del nostro Liceo Paritario Isaac Newton di Brescia e di Swiss School of Management. 

Il Liceo, di stampo internazionale, per esempio ha come missione  primaria quella di fornire agli studenti strumenti che consentano loro di “imparare a imparare” e concepisce  l’istruzione come un processo di sviluppo di competenze e non una mera trasmissione di conoscenze a senso unico che, oggi, non funziona per le nuove generazioni, costantemente alla ricerca di risposte, perché nascono già immersi in una società densa di stimoli. Un approccio allo studio tutto nuovo che guarda all’internazionalità (con i progetti annuali di scambio culturale in tutto il mondo), allo sport, alla diversità, all’equità, all’inclusione, all’ambiente, alla sostenibilità e alla governance. Se la scuola non si approprierà di questi molteplici fattori e cioè un approccio che preveda l'inclusione esplicita dei fattori ambientali, sociali e di amministrazione nell'analisi aziendale tradizionale, non fornirà ai nostri studenti le risposte che cercano.



Allo stesso modo, alla Swiss School of Management, che offre percorsi accademici altamente qualificati per chi desidera una vera formazione universitaria internazionale, cerchiamo di lavorare in primis sul metodo guardando ai sistemi educativi e universitari più evoluti del mondo, adottandoli e adattandoli sui nostri studenti, tenendo conto delle prospettive professionali internazionali. Ne è un esempio il progetto “Ulisse”, un approccio unico nel suo genere che permette agli iscritti di frequentare  più sedi del nostro network globale: a tutti gli studenti, infatti, è data la possibilità di seguire i corsi, cambiando tra le sedi di tutto il mondo ogni tre mesi, senza costi aggiuntivi. I programmi sono sincronizzati, per cui uno studente, dopo un trimestre a Roma, può seguire quello successivo a Dubai, al Cairo, a Singapore, potenziare il proprio percorso di studi e magari proiettarsi già verso una meta di lavoro.



Dr. Stefano Anzuinelli

Licei Paritari Isaac Newton™            

Founder & CEO


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