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  • Immagine del redattoreStefano Anzuinelli

I GIOVANI DELLA GENERAZIONE ALPHA: OTTIMISTI, INCLUSIVI, GREEN E SENSIBILI AL PUNTO GIUSTO

Nella scorsa puntata abbiamo parlato dell’approccio che la nuovissima generazione Alpha mostra rispetto al proprio futuro formativo e lavorativo. Oggi vorrei iniziare ad approfondire questa interessantissima generazione, delineando assieme il suo profilo e le sue più spiccate caratteristiche.


Chi sono e perchè Generazione Alpha

Appartengono a questa generazione i nati - e chi nascerà – tra il 2010 e il 2024. Sono quindi tutti i bambini e i giovani che oggi hanno tra gli 0 e i 14 anni, in sostanza la prima generazione nata interamente nel ventunesimo secolo; super digitali, amano l’intrattenimento, il gioco, i social.

Sarà la generazione più popolosa della storia, si stima che nel 2025 se ne conteranno più di 2 miliardi: fratelli minori della Generazione Z, nascono dal 2010, insieme all’iPad, Instagram e alla parola più utilizzata di quell’anno: “App”!



La definizione  Generazione Alpha  viene coniata dal sociologo australiano Mark McCrindle, una delle voci più autorevoli sul tema, e la stessa denominazione preannuncia la carica di aspettative che si riversa su questa porzione di popolazione. Arrivati alla lettera Z, di Gen Z, McCrindle ha deciso di utilizzare l’alfabeto greco per creare una reale cesura col passato ed evitare di creare etichette fallaci basate su eventi riguardanti solo una parte della generazione analizzata, come accaduto per i Baby Boomer


Nati e cresciuti circondati da touch screen, smartphone e Internet, sia per motivi legati all’istruzione che per svago, l’approccio alla tecnologia risulta unico fin dai primi anni di vita. Molti giovanissimi Alpha non sanno ancora scrivere e leggere quando iniziano ad approcciarsi ai device, sviluppando così le loro prime tendenze di utilizzo: comandi vocali e contenuti audiovisivi sono infatti le due feature tecnologiche preferite. 



Se per molti di noi l’adolescenza ha comportato nuove esperienze (imparare a suonare uno strumento, giocare a calcio o pallacanestro, leggere un libro, ascoltare musica) che ci hanno aiutato a formarci in quanto coinvolgenti forme di apprendimento, ciò senz’altro continuerà ad accadere anche per gli Alpha. Tuttavia, la loro modalità di apprendimento include totalmente le nuove tecnologie digitali attraverso l’utilizzo di device come gli smartphone e i tablet. Oggi infatti, come mai in passato, specialmente le giovani generazioni, hanno accesso a informazioni di ogni tipo tramite la rete.



E’ importante però sottolineare la differenza rispetto alle generazioni precedenti: il tempo trascorso davanti allo schermo non è passivo, tutt’altro, è costruttivo. E su quest’ultimo punto ha giocato un ruolo importantissimo la pandemia da Covid19 che ha paradossalmente messo alla prova, potenziandole, le abilità tecnologiche di questa generazione: come noi, anche questi piccoli hanno vissuto le misure di allontanamento sociale che li hanno portati a fare affidamento ai luoghi digitali per interagire con le persone; ed è così che gli stessi giochi digitali saranno parte integrante delle loro vite e troveranno nel metaverso usuali luoghi di incontro. 



Parallelamente i giovani Alpha mostrano una particolare emotività: appaiono ottimisti, inclusivi e sopratutto green: hanno infatti una forte sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, inizialmente in modo ludico e poi sempre più consapevole, i bambini dimostrano di essere a conoscenza dell'importanza della lotta al cambiamento climatico. Impegno e responsabilità verso l'ambiente sono infatti rilevanti per il 71% della fascia più grande del target. Sono liberi dagli stereotipi e dai preconcetti delle generazioni precedenti: non conoscono differenze sociali e apprendono senza difficoltà nuove pratiche e comportamenti. Un altro elemento che li caratterizza è un potente senso del futuro, come emerge dall’indagine “Gen Alpha Docet” condotta dall’Istituto Ricerche Tips che collabora al progetto Opinion Leader 4 Future: hanno una reale fiducia nel progresso e in una scienza «buona», non si abbandonano al facile cinismo/nichilismo che ha pervaso altre generazioni prima di loro. Si sentono cittadini del Pianeta Terra e da qui deriva il loro forte senso ecologico: un approccio non solo teoretico o ideologico, ma che si traduce fattivamente in comportamenti virtuosi e sostenibili.



Queste premesse importanti che delineano una Generazione con un potenziale ricchissimo, mettono il sistema formativo globale davanti a una grande responsabilità: deve cioè entrare in empatia con i suoi valori e sviluppare attività in linea con gli stessi. Per esempio, se la Gen Alpha si mostra incline al tema della sostenibilità anche le scuole devono dimostrarsi sensibili a questi temi con azioni concrete; attitudini e buone pratiche come il risparmio energetico, idrico, una corretta raccolta dei rifiuti, l’uso di materiali riciclabili. Ma non solo. I luoghi di formazione devono creare occasioni di condivisione, per dare loro la possibilità di relazionarsi, collaborare, confrontarsi . E in ultimo, ma non per minore importanza, bisogna entrare nel loro mondo e  stabilire  un piano di comunicazione inclusivo che permetta ai ragazzi di vivere il luogo scolastico come “proprio”, creando un forte senso di condivisione e appartenenza.  


Dr. Stefano Anzuinelli

Licei Paritari Isaac Newton™            

Founder & CEO


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