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Lo Studente-Atleta: un modello educativo che guarda al futuro

  • Immagine del redattore: Stefano Anzuinelli
    Stefano Anzuinelli
  • 17 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

In un contesto scolastico che spesso fatica a rispondere alle esigenze degli studenti più impegnati, il tema della conciliazione tra scuola e sport emerge come una sfida cruciale e, allo stesso tempo, un’opportunità. Il Newton da questo punto di vista è sempre stato all’avanguardia e ora abbiamo aggiunto una nuova medaglia al nostro palmares: siamo  la prima scuola in Lombardia ad aver aderito al protocollo FISI Compliance, un programma sviluppato dalla Commissione Scuola della Federazione Italiana Sport Invernali che ha l’obiettivo di facilitare il rapporto istituto-studente, nei casi in cui gli alunni siano anche atleti agonistici.



La figura dello studente-atleta rappresenta una risorsa preziosa non solo per il mondo sportivo, ma anche per la scuola stessa. È infatti un errore ritenere che la carriera sportiva e quella scolastica siano necessariamente inconciliabili, come se l’una dovesse sacrificare l’altra. È un pregiudizio che per troppo tempo ha condizionato l’approccio educativo nei confronti dei ragazzi che dedicano tempo e sacrificio alla loro passione sportiva, soprattutto quando questa passione diventa un lavoro vero e proprio.


La visione rigida che impone una scelta tra l’essere studenti o l’essere atleti è figlia di una mentalità antiquata che non riconosce la complessità della crescita personale. La scuola deve saper adattarsi al cambiamento della società contemporanea e non può più permettersi di imporre agli studenti un percorso univoco, fatto di studio esclusivo e sacrificio delle proprie passioni. Educare significa soprattutto saper accompagnare ogni studente nel proprio percorso individuale, valorizzando i talenti e le ambizioni che ne fanno una persona unica.


Il Liceo Newton ha da sempre riconosciuto il valore della pratica sportiva come parte integrante della formazione dello studente. Già nel 2015, grazie al progetto sperimentale del MIUR e del CONI, la scuola ha aderito al Progetto Formativo Personalizzato per gli “Studenti-Atleti”, promuovendo piani di studio flessibili e collaborando con società sportive e allenatori per garantire un’educazione di qualità senza rinunciare all’allenamento. L’adesione al protocollo FISI Compliance si inserisce dunque in un percorso di continuità e rafforzamento di una visione chiara e lungimirante.



Lo sport non è solo competizione o risultato agonistico, ma una straordinaria palestra di vita. Essere studenti-atleti significa apprendere il valore della disciplina, della resilienza e della gestione del tempo. Questi ragazzi imparano a organizzare le proprie giornate con rigore, a dare il massimo in ogni situazione e a trasformare la fatica in un motore di crescita personale.


Ma c'è di più. Lo sport insegna a perdere, a confrontarsi con i propri limiti e a riconoscere che il fallimento è parte di un percorso di miglioramento. Una lezione, questa, che troppo spesso la scuola tradizionale non sa impartire, concentrata com'è sull’ottenere risultati misurabili e sull'omologare i talenti. Non possiamo dimenticare che il mondo in cui vivranno i nostri ragazzi sarà estremamente competitivo, ma anche imprevedibile e mutevole: sviluppare la capacità di affrontare le sfide e di rialzarsi dopo una caduta è forse la competenza più importante da coltivare.


Uno degli aspetti più significativi del protocollo FISI Compliance è il riconoscimento del ruolo educativo degli studenti-atleti all’interno della comunità scolastica. Non sono solo ragazzi da supportare, ma anche esempi concreti di come l’impegno e la determinazione possano coesistere con la crescita intellettuale.



Sono punti di riferimento per i loro coetanei perché dimostrano che la realizzazione personale non si misura solo in voti scolastici o in successi sportivi, ma nella capacità di mantenere alta la motivazione in entrambi gli ambiti. La scuola, in questo senso, non abdica alla sua funzione educativa, ma la arricchisce integrando percorsi e supporti che favoriscano lo sviluppo completo della persona.


Il protocollo FISI Compliance è un segnale forte e chiaro al sistema educativo nel suo complesso: l’istruzione deve accogliere le necessità degli studenti, valorizzandone il potenziale umano e professionale. Si tratta di costruire una scuola inclusiva che non chieda mai a un giovane di rinunciare ai suoi sogni.


Il cambiamento culturale che auspico passa dalla capacità di vedere nello studente-atleta non solo un talento da coltivare, ma un’opportunità per ripensare il nostro sistema educativo. È necessario abbattere quella barriera mentale che vede il successo scolastico e il successo sportivo come antitetici, perché i giovani hanno bisogno di sentirsi incoraggiati a esplorare ogni dimensione del loro potenziale, senza dover scegliere tra sogno e dovere, tra cuore e mente.


Sono convinto che lo sport e la scuola non siano in conflitto, ma parte di un percorso comune verso la formazione di cittadini consapevoli e responsabili. È tempo che il mondo educativo si apra a una visione integrata, dove ogni talento, anche quello sportivo, trovi spazio per esprimersi al meglio.


Dr. Stefano Anzuinelli

Licei Paritari Isaac Newton™            

Founder & CEO

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