Millennials contro Gen Z: una battaglia generazionale anche nel mondo del lavoro? A sentire gli esperti, sembrerebbe di sì. Ma cosa cercano davvero queste due generazioni, così diverse tra loro, in un lavoro? E come si comportano durante un colloquio?
A svelarci i retroscena di questa sfida è Roberto D'Incau, head hunter, coach e fondatore di Lang & Partners, in un'intervista realizzata per Vanity Fair lo scorso ottobre che ci offre uno spaccato interessante sulle dinamiche del mercato del lavoro.

Millennials: stabilità e carriera (ma con un pizzico di ansia)
I Millennials, nati tra il 1980 e il 1995, sono figli di un'epoca di cambiamenti e incertezze. Cresciuti con l'idea del sacrificio per la carriera, oggi cercano soprattutto stabilità e crescita professionale a lungo termine.
In un colloquio di lavoro, si presentano in modo formale, sia nel look che nel linguaggio, e tendono a concentrarsi sulle proprie competenze e sull'avanzamento di carriera. A volte, però, mostrano una certa ansia da prestazione, tipica di chi si sente costantemente sotto esame.
Generazione Z: flessibilità, valori e... niente ansia!
La Generazione Z, invece, è più pragmatica e orientata al presente. Nata nell'era digitale, è abituata alla flessibilità e alla connessione costante.
In un colloquio, i ragazzi della Gen Z si presentano in modo più informale, sia nell’abbigliamento che nel linguaggio, e cercano soprattutto un lavoro che rispecchi i propri valori e offra un ambiente di lavoro positivo. Non hanno paura di mettere in discussione le gerarchie e sono molto proattivi, tanto da trasformare le domande in occasioni di dialogo.
Un esempio: Se chiediamo: «Che cosa si aspetta da questa posizione?», Il Millennial, di solito, racconta le mansioni che sta svolgendo attualmente per poi spiegare come il nuovo lavoro comporterebbe un avanzamento di carriera e di prestigio. Alla stessa domanda, il candidato della Gen Z ribatte: "Mi aspetto di lavorare in full remote. È possibile?". Se la risposta è negativa, spesso il colloquio finisce qui.
Ma chi ha ragione? E cosa c'entra la scuola?
Entrambe le generazioni hanno i propri punti di forza e di debolezza. I Millennials sono più orientati alla carriera e alla stabilità, mentre la Gen Z è più flessibile e creativa.
Ma c'è un aspetto su cui entrambe le generazioni concordano: l'importanza della preparazione. Che si tratti di competenze tecniche o di valori condivisi, i candidati di oggi sono sempre più consapevoli di ciò che cercano in un lavoro.
Ed è qui che entra in gioco la scuola. Come preparare i nostri studenti ad affrontare le sfide del mondo del lavoro?
Un esempio virtuoso è il progetto "Studenti in Cattedra" realizzato nel nostro liceo e raccontato nel libro omonimo di Maurizio Parodi. Questo metodo didattico innovativo, basato sullo scambio di ruoli tra studenti e docenti, il peer tutoring e il cooperative learning, sviluppa competenze fondamentali per il successo professionale, come la capacità di apprendimento autonomo, la comunicazione efficace, il pensiero critico e la gestione dell'ansia.
Studenti in Cattedra: un progetto concreto per il futuro del lavoro
"Studenti in Cattedra" non è solo un progetto didattico, ma un vero e proprio laboratorio di competenze per il futuro. Gli studenti, attraverso la partecipazione attiva e il confronto con i compagni, imparano a:
● Gestire il proprio apprendimento: sviluppano strategie cognitive efficaci e assumono responsabilità per il loro percorso formativo.
● Comunicare efficacemente: imparano a esprimere le proprie idee in modo chiaro e convincente, sia oralmente che per iscritto.
● Lavorare in gruppo: collaborano con i compagni per raggiungere obiettivi comuni, imparando a gestire le dinamiche di gruppo e a valorizzare le diverse competenze.
● Pensare criticamente: analizzano i contenuti, li sintetizzano e li presentano in modo autonomo, sviluppando un pensiero critico e la capacità di valutare le informazioni.
● Gestire l'ansia: l'esperienza di "salire in cattedra" e confrontarsi con i compagni favorisce lo sviluppo della fiducia in sé stessi e la capacità di gestire l'ansia, elementi fondamentali per affrontare con successo i colloqui di lavoro e le sfide professionali.
Dalla scuola al mondo del lavoro: la preparazione continua con Swiss School of Management
Il processo di preparazione al mondo del lavoro internazionale di oggi prosegue anche all'interno delle sedi di Brescia e Milano di Swiss School of Management, la nostra business school che offre percorsi triennali post diploma (Undergraduate BBA) e Master (MBA) con un innovativo metodo blended.

I nostri programmi BBA e MBA sono progettati per fornire una conoscenza approfondita delle aree funzionali di un'azienda e delle loro interconnessioni, consentendo allo stesso tempo la specializzazione in un determinato campo. I corsi sono tenuti da docenti qualificati con un curriculum internazionale. Gli studenti partecipano anche a stage, visite aziendali, forum, simposi, presentazioni/webinar di relatori ospiti, e-conference e molto altro.
Il nostro BBA (Bachelor of Business Administration), della durata di tre anni, è un programma a tempo pieno (180 ECTS) che sviluppa le capacità comunicative e manageriali pratiche dello studente attraverso case study, presentazioni, stage, visite industriali e interazione con esperti. Il programma si conclude con la presentazione e la discussione di una tesi su un argomento di business scelto dallo studente.
Il nostro MBA (Master of Business Administration), della durata di due anno, è un programma pienamente accreditato IACBE, riconosciuto dal CHEA Council for Higher Education. È progettato per fornire agli studenti gli strumenti e il quadro analitico necessari per una carriera di successo. L'interattiva comunità di docenti e studenti in un ambiente internazionale fornisce agli studenti materiali globalmente rilevanti sull'economia odierna in continua evoluzione. Durante il programma MBA, gli studenti saranno immersi nei moduli di Leadership, Business, Imprenditoria e Filosofie di Management che possono essere applicati a qualsiasi ruolo di gestione in vari settori. La business school offre agli studenti un'esperienza pratica e applicabile nella guida di gruppi e discussioni in classe, essenziale per fornire un programma interattivo, dinamico ed efficace. Uno degli obiettivi della Swiss School of Management è iniziare a far crescere i network degli studenti immediatamente all'inizio del loro programma.

Il futuro è nelle mani dei nostri studenti (ecco come aiutarli)
Progetti come "Studenti in Cattedra" e i percorsi universitari successivi di Swiss School of Management dimostrano che è possibile innovare la didattica per preparare i giovani alle sfide del futuro. Investire sulla formazione e sullo sviluppo di competenze trasversali è fondamentale per garantire che i nostri studenti siano pronti ad affrontare il mondo del lavoro con successo.
Dr. Stefano Anzuinelli
Licei Paritari Isaac Newton™
Founder & CEO
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