
Il temuto esame
Ci siamo anche quest’anno: la “Notte Prima degli Esami” è ormai alle porte e da insegnanti ed educatori, a metà giugno ci ritroviamo a celebrare assieme ai nostri amatissimi studenti questo rito laico di passaggio dall’adolescenza all’età adulta: un’iniziazione rilevante e fondamentale per tutti gli studenti delle scuole superiori, fin dal 1923 quando venne introdotto l’esame di maturità attraverso la riforma Gentile.

Le tappe fondamentali dell’esame sono state successivamente il 1937, il 1940, l’inizio degli anni ‘50 e in seguito il 1969 con la commissione mista e il voto in sessantesimi che sarebbe dovuta rimanere in versione sperimentale per solo due anni, ma che rimase tale fino al 1997 con la riforma Berlinguer che ci ha condotto fino agli ultimi due anni, nei quali sono state introdotte radicali novità a causa delle interruzioni determinate dalla pandemia di coronavirus.
All’estero
Ma cosa sta accadendo all’estero? Nel Regno Unito il governo Johnson ha abolito gli esami finali, una decisione unica e drastica nella storia moderna del paese, mentre in Francia il 17 giugno inizierà il baccalauréat 2021 e sono stati decisi diversi adattamenti senza precedenti per le ragioni dovute all'emergenza sanitaria.
Da noi, lo scorso anno, gli studenti hanno affrontato un inedito Esame di Stato, simile a quello di quest'anno, che inizierà mercoledì 16 giugno.

Le due prove scritte sono state annullate e sostituite da una maxi prova orale e da un elaborato simile alla tesina in vigore fino al 2018, collegato alle materie di indirizzo con riferimenti a PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento, l’ex Alternanza Scuola/Lavoro) e ad altre materie scelte dai docenti, oltre che a Educazione Civica.
Come si svolgerà in Italia
La prova si svolgerà in circa 60 minuti, anche se la maggior parte dei candidati ritiene che durerà circa la metà. Non ci saranno più le buste a sorteggio con i materiali predisposti dalla commissione, che faceva tanto telequiz anni’70. Il colloquio “rinforzato” avrà una durata di circa un'ora e sarà valutato fino a 40 punti, i restanti 60 deriveranno, invece, dai crediti del triennio di cui fino a 18 per la classe terza, fino a 20 per la classe quarta e fino a 22 per la classe quinta.
Con l’orale potranno essere assegnati fino a 40 punti. Nella conduzione dei colloqui si terrà conto delle informazioni contenute nel “curriculum dello studente”, che comprenderà non solo il percorso scolastico, ma anche le attività effettuate in altri ambiti, come sport, volontariato e attività culturali: dieci pagine in tutto, divise in tre parti e corredate di tabelle e informazioni sul percorso scolastico, le certificazioni conseguite e le attività extrascolastiche svolte nel corso degli anni.
Il nuovo esame darà maggiore serenità e sicurezza agli studenti, seguiti e giudicati dai propri professori poiché saranno proprio loro a comporre la commissione, presieduta da un presidente esterno. Del resto, chi meglio di chi li ha seguiti per un lungo periodo di tempo può giudicare la loro preparazione e il loro grado di maturità?
Il nostro esempio
Nel nostro liceo abbiamo accolto seriamente gli appelli rivolti a tutti gli operatori della scuola sia dall’Associazione Nazionale dei Neuropsichiatri così come dal Prof. Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico per l’Emergenza COVID, le cui dichiarazioni abbiamo recepito in toto, adattandole e modellandole sulla nostra didattica quotidiana.
“Durante la pandemia i ragazzi in didattica a distanza sono stati sovraesposti a fattori di stress e le misure di contenimento hanno determinato una marcata interruzione della routine quotidiana che ha causato isolamento”,
ha dichiarato Locatelli.
E ha aggiunto:
“L’attuale generazione dei ragazzi in età scolastica è meritevole di attenzione, vigilanza e di interventi specifici. È una generazione che per un periodo temporale non breve è andata incontro a una deprivazione sociale e affettiva e hanno vissuto un percorso che ha qualche somiglianza con quello di chi ha vissuto un fatto drammatico come un evento bellico. Non c’è stato un impatto così evidente di distruzione e di morte come in guerra, ma altrettanto chiaramente c’è la percezione di qualcosa che, in una certa misura, ha interrotto dei percorsi e dei circuiti che andranno adeguatamente ripristinati”.
Forza allora maturandi 2021! Un solo ultimo gradino vi separa dal raggiungimento del vostro obiettivo più importante! E noi siamo tutti dalla vostra parte!
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